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La Spalla del Nuotatore come si tratta

La scelta dell’argomento settimanale è venuta da sé: l’incetta di medaglie in vasca dei nostri atleti mi ha ispirato! La Spalla del Nuotatore è una delle patologie più diffuse. Capiamone di più.

E’ stato record agli ultimi mondiali di nuoto: 15 medaglie di cui 4 d’oro, 6 d’argento e 5 di bronzo. E chissà se la Pellegrini, Paltrinieri, Quadarella o i ragazzi del 7 bello – tanto per nominare solo gli ori – hanno mai avuto problemi con la famigerata Spalla del Nuotatore, magari anche per solo sentito dire.
Anche chi non pratica questo sport nello specifico, ma è avvezzo alla terminologia sportiva, sicuramente l’avrà sentita nominare.

Ma che cosa si intende nello specifico con Spalla del Nuotatore? Per prima cosa chiariamo che ci si riferisce ad una tipologia di infortunio che, se trascurato, può portare alla cronicizzazione del problema. Parto subito dalla conseguenza più grave, perché voglio come sempre portare l’attenzione sulla necessità, tanto per atleti professionisti che per dilettanti, di comprendere due assunti fondamentali:

  • Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo
  • E’ necessario evitare di sottovalutare i sintomi e continuare ad allenarsi o gareggiare come fossimo eroi che non sentono alcun dolore

E’ vero che nello sport, specie in quello agonistico, è insito il concetto di sacrificio. Ma lo è altrettanto preservare la macchina perfetta che è il corpo umano. E’ UNA NOSTRA RESPONSABILITA’.
Questo a volte significa fermarsi e ricorrere ai trattamenti di professionisti che sappiano risolvere il problema e riportarci alle competizioni al massimo della forma.

Anatomia e sintomatologia

Si dice che il nuoto sia lo sport più completo. Tuttavia, non è scevro da sovraccarichi, tensioni, lesioni…insomma, da infortuni.

E la Spalla del Nuotatore è uno tra i più diffusi, proprio perché questa articolazione è quella più messa alla prova nel gesto tecnico. Che poi è differente a seconda degli stili praticati. Questo anche per dire che quello che sto per fare è un discorso generico legato allo sport nuoto, ma che poi ha degli aspetti specifici in relazione allo stile.

La Spalla del Nuotatore interessa la cuffia dei rotatori, ossia quei muscoli e tendini che permettono i movimenti di rotazione dell’omero sulla scapola nonché il centramento della testa dell’omero sulla glena

Abbiamo già parlato del dolore alla spalla e dell’importanza della corretta diagnosi: puoi leggertelo come introduzione.

Sovraspinoso, sottospinoso e piccolo rotondo sono i muscoli coinvolti nella rotazione della spalla assieme ai tendini della spalla che hanno una particolarità: la difficoltà di scorrimento, causata dal fatto che si trovano a muoversi dentro struttura molto strette.

Il movimento compiuto per svolgere la bracciata, il gesto tecnico forse più importante per il nuotatore, determina uno scontro di forze tra appunto il braccio e la spalla che spingono per fendere l’acqua e quest’ultima che applica una resistenza. Quando questo accade, si crea una tensione alla testa dell’omero che, a sua volta, ne genera altre in corrispondenza della capsula articolare e dei tendini anteriori. A tutto ciò corrisponde una sensazione di dolore che porta la testa dell’omero a risalire e di conseguenza un più difficoltoso scorrimento del tendine del sovraspinoso che così nel tempo finisce per usurarsi, causando infiammazione.

Questa è la genesi della Spalla del Nuotatore.

Ripeto, in linea generale con differenze, anche importanti, in nome dei vari stili ma che sarebbero ora troppo complesse da affrontare in batteria.

Il trattamento

Una piccola precisazione.
Ascoltare il proprio corpo è importante. Questo però non va confuso con il fare autodiagnosi: spesso è così che facciamo i danni maggiori.

Se sei uno sportivo professionista e senti un dolore che credi possa essere ricondotto alla Spalla del Nuotatore, fallo subito presente al tuo coach ed al tuo staff. Ti indicheranno loro i passi da compiere.

Se non hai una squadra medica alle tue spalle, rivolgiti prima ad un ortopedico che possa fare una diagnosi completa e certa e poi affidati alle cure di un fisioterapista esperto e preparato e segui insieme a lui una fase che ti conduca al recupero completo, senza bruciare le tappe.

Ogni caso è a sé stante e non smetterò mai di ripeterlo. Tutta via possiamo dire che generalmente le tappe che conducono al recupero completo della Spalla del Nuotatore sono due.

Nella prima ci si concentra sulla riduzione della sintomatologia infiammatoria e dolorosa. Si procede con alcune terapie specifiche e localizzate come:

  • Radiofrequenza (Tecar), nel mio caso rigorosamente Bac Technology
  • Laser
  • Ultrasuoni a bassa frequenza, nel mio caso rigorosamente Bac Technology
  • Onde d’urto in casistiche più complesse

Nella seconda, che si avvia alla totale scomparsa di dolore ed infiammazione, si lavora per il recupero della funzionalità motoria dell’arto e dell’esecuzione corretta del gesto tecnico. 

In settimana ti mostrerò proprio alcune tipologie di esercizi che vanno a lavorare sull’articolazione e sulla muscolatura della spalla.
Concludo, dicendo che esistono dei trattamenti massoterapici che possono essere suddivisi per “stile” nuotato dall’atleta in questione oltre che per motivi individuali.
Così facendo si utilizza lo studio biomeccanico del gesto, e il trattamento avviene in base allo stile nuotato dall’atleta.