Protesi d’anca e sport: sicuro sia un addio?
Sottoporsi ad un intervento invasivo non è certo in cima alla lista dei desideri. Ma se si rende necessario sappi che tra protesi d’anca e sport non c’è per forza un odio atavico.
Nell’immaginario alcuni interventi chirurgici ortopedici sono collegati all’aumentare dell’età. Ma non sempre è così: una protesi può rendersi necessaria per un infortunio, un incidente, una patologia. Se sei giovane, devi sottoporti ad un intervento di protesi d’anca e sport per te significa vita, non buttarti troppo giù! Devi sapere che, con un giusto percorso riabilitativo e le necessarie accortezze ci sono alcune attività che puoi continuare a praticare.
Spero tu ti senta già meglio! Dai, continua nella lettura così potrò essere più preciso.
Quando è necessaria e come procedere
Praticare sport, specie se in maniera agonistica e in maniera intensa e continuativa nel tempo, può creare delle problematiche, soprattutto alle articolazioni. Possono consumarsi, detto ovviamente in maniera molto semplicistica, infiammarsi, degenerare.
In questo caso tocca correre ai ripari.
Se si parla di protesi, sicuramente le due più diffuse sono quelle del ginocchio e la protesi d’anca: e sport se ne potrà più fare?
Spesso è la prima domanda che viene posta agli ortopedici, perché lo sport è praticamente una droga e se siamo abituati a dedicarci a questo hobby, pensare di rinunciarci ci fa stare male. I suoi benefici infatti non si fermano alla sfera fisica, ma toccano anche quella emotiva e mentale.
Normalmente si decide di ricorrere ad una protesi d’anca se a renderlo necessario è stato un trauma che ha provocato la rottura dell’osso oppure l’artrosi che ha corroso cartilagine e tessuto osseo. Lo scopo è rimuoverli e sostituirli con dei componenti metallici ed in ceramica che assolvano la loro funzione.
Fino a qualche anno fa, sottoporsi ad un intervento di protesi voleva dire un recupero lungo e complesso e, probabilmente, un recupero che non ci consentiva di riprendere da dove avevamo lasciato: in quei casi sì, protesi d’anca e sport non andavano certo d’accordo.
Tuttavia la chirurgia ha fatto dei passi in avanti e oggi tecniche definite mini invasive e materiali biocompatibili permettono di sfatare questa infausta previsione.
Che cosa hanno in più le protesi impiantate con tecniche mini-invasive?
- Tempi di intervento più brevi, tra i 40 ed i 60 minuti
- Recupero in tempi dimezzati
- Sicurezza e tenuta dei materiali, biocompatibili e dunque adatti anche a soggetti allergici
- Riduzione praticamente a zero del rischio di lussazione
- Inizio della fisioterapia il giorno stesso dell’intervento
- Primi passi senza stampelle sempre a discrezione del chirurgo
Protesi d’anca e sport, le possibilità
Il primo passo dunque per dimostrare che protesi d’anca e sport non sono incompatibili, sta nell’affidarsi ad un ortopedico formato ed informato, in grado di eseguire l’intervento ricorrendo ad una tecnica mini invasiva. Io ti ho solo accennato qui alcune caratteristiche: se ne hai bisogno sarà poi lo specialista ad illustrarti meglio il tutto.
Ma non è finita qui: bisogna anche avere delle accortezze in fase di riabilitazione, rieducazione e preparazione fisica se si vuole ritornare a praticare dello sport.
Ed in questo sì, posso condividerti la mia personale esperienza sul campo.
A tempi brevissimi inizierò tutta la parte riabilitativa, rieducativa e di preparazione fisica per un atleta che vuole tornare a giocare a beach volley. Hai letto bene si… Beach volley!
Quindi rimani connesso alla mia pagina FB dove presto ci saranno delle novità.
Ci tengo anche a dirti però che nonostante abbia voluto scrivere questo articolo proprio per dimostrarti come protesi d’anca e sport possano avere delle chance di coesistere, non sarà possibile praticare indistintamente qualsiasi sport, come se nulla fosse accaduto.
Però intanto, è confermato il fatto che protesi d’anca e sport possano oggi andare a braccetto!
