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Lombalgia: anamnesi e prevenzione

Hai già letto l’articolo sul perché viene la lombalgia e quali siano le varie tipologie? Se hai già chiari questi aspetti, perfetto! Altrimenti puoi approfondire riprendendo quanto contenuto nel nostro articolo.

Come abbiamo visto, sono tanti i fattori che possono causare la lombalgia: è proprio per questo che un’anamnesi attenta ed approfondita è fondamentale!
Ci servirà infatti non solo per suggerire come prevenire la lombalgia in futuro ma soprattutto per chiarire qual è la causa: una problematica erniaria, valutata con RMN O TAC? Un sovraccarico durante l’allenamento? Una lesione muscolare causata da movimenti e posture sbagliate durante il lavoro, lo sport  o a casa?

La parte focale del nostro lavoro consiste, dopo aver ascoltato con attenzione il paziente, nel valutare il piano di trattamento, tenendo conto anche della fase della patologia:

  • acuta: in genere i primi 7 giorni dalla comparsa dei dolori
  • cronica: si è presentata più volte nell’arco dei mesi/anni

In genere il paziente affetto da lombalgia acuta, presenterà una ridotta mobilità, avvertirà tantissimo dolore e un senso di blocco nella zona interessata.
Supponiamo che il dolore sia emerso dopo aver sollevato un carico pesante in maniera errata: che cosa fare a questo punto?
Inizialmente, verranno effettuati dei test, per esempio il test di Lasegue, per valutare se la problematica sia di tipo neurologico o no.
In questo ultimo caso si procederà con un massaggio manuale, con l’ausilio di strumenti elettromedicali e mediante lavoro postulare e di respirazione.
Nel caso in cui il dolore sia invece di tipo neurologico, il paziente verrà indirizzato ad uno specialista per ulteriori test diagnostici e trattato poi con un lavoro di postura decompensata.

Se il paziente è in fase cronica, si lavorerà effettuando trattamenti manuali per detendere la muscolatura e, successivamente, ci si concentrerà sulla postura, cercando di modificare quei gesti quotidiani che possono essere nocivi, anche consigliando esercizi per la mobilità del rachide: un ottimo modo per prevenire la lombalgia.

Ricordiamoci che non siamo tutti uguali: ogni persona è diversa ed ha abitudini ed esigenze diverse.

Come prevenire la lombalgia e prenderci cura di noi

Condurre uno stile di vita sano, tenerci in movimento praticando sport ma soprattutto correggere e prestare attenzione a movimenti e posture che assumiamo durante il giorno: ecco come prevenire la lombalgia!

Alcuni piccoli consigli, sicuramente utili durante la vita di tutti i giorni:

  • evita, in stazione eretta, di appoggiare tutto il peso del corpo su un arto solo: ne abbiamo due, quindi utilizziamoli distribuendo bene il peso su entrambe le gambe;
  • se il lavandino della cucina o del bagno è troppo alto attrezziamoci con un supporto da mettere sotto i piedi; se risulta invece basso, evitiamo di fletterci in avanti ma pieghiamo le ginocchia stando ben dritti con la schiena;
  • quando mettiamo le scarpe, cerchiamo di non piegarci in avanti, ma cerchiamo di metterci seduti ed effettuiamo un affondo per allacciarle;
  • quando si sollevano dei pesi, teniamoli il più possibile vicino al nostro corpo e non utilizziamo la schiena. Facciamo leva sulle gambe con un affondo oppure andando in squat;
  • se per lavoro o studio stiamo molto seduti, cerchiamo di aiutare la nostra schiena mettendo un supporto lombare, come un semplice cuscino o arrotolando un indumento, facendo attenzione a portare i glutei indietro attaccati alla sedia;
  • idem se ci troviamo in auto, a casa mentre mangiamo seduti o sul divano o poltrona mentre ci rilassiamo;

Ricordiamoci poi che il nostro rachide va mobilizzato, quindi gli esercizi per la mobilità sono assolutamente fondamentali: fatti tutti i giorni sono un tocca sana per la nostra schiena.

Se vuoi passare dalla teoria del come prevenire la lombalgia alla pratica, ti suggerisco un esercizio fantastico e molto semplice.

In posizione di quadrupedia (ginocchia e mani appoggiate a terra con le braccia distese), con la schiena in iper-estensione, le scapole addotte e lo sguardo rivolto in avanti ed aiutandoti con la respirazione, espirando porta il bacino in retroversione, ricreando con la schiena una gobba, scapole in abduzione e sguardo verso l’ombelico.
Tieni questa posizione per 3-5 secondi, dopo i quali, inspirando, ritorna nella posizione di partenza.
Ripeti questo movimento per 10-15 volte.

Chiara Petrellini
Massofisioterapista e Massaggiatrice Sportiva